martedì 14 gennaio 2014

Lo spread (Facile essere froci con il culo degli altri)

Oggi dico la mia sullo spread. Forse non tutti lo sanno cosa significa: differenza.
Ma...differenza tra cosa? Prima di tutto iniziamo dalle basi, si può parlare di spread tra titoli di stato decennali italiani e tedeschi, sicuramente questo è quello che ormai viene comunemente chiamato spread, ma possiamo usare la parola spread per indicare la differenza di rendimento tra Bond e Bonos, i titoli di stato spagnoli, e così via...

Fino al 2002 l'italia ha usato, fondamentalmente, il metodo della svalutazione cioè di emettere altra moneta per coprire una mancanza di fondi. Il risultato era una svalutazione, appunto, della Lira nei confronti delle monete forti, marco, sterlina e dollaro.
Tutto ciò portava degli effetti benefici nel breve periodo perchè si aumentava la domanda interna, visto che importare dall'estero era più costoso, e si facilitavano le esportazioni visto che i prodotti all'estero costavano meno. Sicuramente c'era anche uno svantaggio nell'importazione di materie prime ma ci comportavamo come la cina facilitando il tutto con il basso costo delle trasformazioni, in più l'italia non ha mai esportato prodotti a basso costo in maniera preponderante quindi è facile capire come lo svalutare sembrasse una politica redditizia. Tutto ciò però faceva aumentare l'inflazione, perchè chiaramente nessuno teneva 100 lire in banca visto che se oggi ci compravi due chili di pane domani ne compravi uno e ad un aumento della domanda corrispondeva un aumento dei prezzi. Per mantenere bassa l'inflazione si usavano dei bond con alti rendimenti così da convincere, gli italiani sopratutto, a tenere il loro denaro vincolato. Chi non ricorda i buoni postali che radoppiavano di valore in 5 anni e triplicavano in 7? Ecco quelli...

Dal 2002, con l'entrata in vigore dell'Euro, è finita la stagione delle svalutazioni. I bond decennali però continuavano a scadere e gli alti rendimenti che fino all'epoca garantivamo sono diventati un boomerang perchè non potendo più emettere altra moneta i governi hanno continuato ad emettere bond per coprire le uscire e questo ci ha portato a difficoltà nel vendere i nostri bond. Il mercato era saturo.
Il tutto nel 2012, la data non è casuale infatti erano giusto i primi bond emessi dall'entrata in vigore dell'euro.
Da qui l'assalto dei mercati ai bond italiani con speculazioni e quant'altro. La spiegazione può sembrare complessa ma non lo è.
In poche parole sono stati i politici italiani, quelli votati da noi, che ci hanno ficcato nella crisi...ed il nostro sangue, forse, ce ne tirerà fuori.
Facile essere froci con il culo degli altri.

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