giovedì 2 gennaio 2014

Il misantropo ed i social network.

Ecco la mia visione, frutto della mia misantropia, dei social network in cui anche io allegramente sguazzo. Da una ricerca su internet scopro, con mio sollievo, di ignorare l'esistenza di almeno metà dei primi 15 social network per numero di utenti. Per chi fosse interessato la lista comprende: Facebook, Twitter, LinkedIN, Google+, Pinterest, Tumblr, Flickr, VK, Instagram, Deviantart, Myspace, Cafemom, Meetup, LiveJournal. Fondamentalmente ogni utente di un social network è gratificato da quante interazioni riesce ad avere, che siano insulti o complimenti non cambia, c'è gente che per un commento in più si venderebbe tutti e due i reni (ignorando che la cosa sarebbe piuttosto deleteria). Ma visto che viviamo in un mondo pieno di altre persone non possiamo fare a meno di interagire con gli altri cosa ci togliamo non avendo un profilo su uno qualsiasi di questi catalizzatori d'attenzione? Non possiamo costruire fattorie immaginarie, non possiamo sbirciare le foto degli altri a loro insaputa e non potremmo mai e poi mai fare a gara per numero di follower/amici/mi piace con il nostro vicino di casa saputello. E sopratutto cosa ci può portare di buono sapere se Balotelli è andato in bagno una volta in più di Icardi o se Alessia Marcuzzi ha cucinato il minestrone per pranzo? Insomma se era per perdere tempo potevamo tranquillamente leggere un libro qualsiasi che tratti di politica. Vista dall'altro punto di vista mi domando: chi diavolo pensa di avere una vita così interessante da ritenere che agli altri interessa di che colore ha le unghie o che tipo di carta igenica ha comprato? Tutti, o quasi, purtroppo. Chiudo con una citazione: è più facile essere amici di tante persone online che di una persona di persona.

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